I Gonzaga e la moda – parte I

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Palazzo ducale a Mantova ha ospitato un evento che ha consentito di rivivere per qualche ora i fasti della corte gonzaghesca. Il fotografo Sergio Rustici, splendidamente supportato dalla modella Giulia Di Nuzzo, ha immortalato alcuni abiti ricostruiti fedelmente partendo dai quadri dell’epoca.
Bisogna ricordare che la corte mantovana a partire dal XVI secolo era solita procurarsi nei principali mercati dell’epoca, nelle Fiandre, a Genova o a Venezia, tessuti pregiati, pizzi, passamanerie, merletti, bottoni e garzette. In moltissimi documenti indirizzati ai duchi Gonzaga, ambasciatori e regnanti di varie zone d’europa non mancavano quasi mai di fare riferimento alla moda. Descrivevano con dovizia di particolari il vestiario di principi e dignitari, donne e uomini aristocratici. Ovviamente le missive non potevano tacere i molti pettegolezzi che circondavano la corte, facendo persino il nome dei tirchi e degli avari.

Il fenomeno della moda proprio nel periodo gonzaghesco ha assunto un ruolo internazionale, reso ancor più diffuso grazie all’invenzione della stampa. Già a partire dai primi anni del 1500 vengono dati alle stampe numerosi trattati sulla moda che hanno una tiratura sempre maggiore. Uno dei testi maggiormente diffusi e famosi è il testo di Cesare Vecelli “Habiti antichi et moderni di tutto il mondo” in cui appare l’immagine della “matrona mantovana”.

In quegli anni, così come ai giorni nostri il settore moda di lusso consentiva agli aristocratici di mostrare la propria superiorità ed eccezionalità diventando veri e propri “influencer” ante litteram.

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