I costumi realizzati per i film tratti dal romanzo di Lewis Carroll “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” (Alice in Wonderland) non possono che avere quel tocco di fantasia e immaginazione fuori dal comune che caratterizzano la favola.
In Alice nel paese delle meraviglie ogni oggetto prende vita, ogni costume è unico e irripetibile, ogni personaggio bizzarro e fantastico.
Alice, nel testo originale, vestita con un abito blu e un grambiulino bianco nel giorno del suo settimo compleanno, si annoia ad ascoltare la sorella. Così quando vede il Bianconiglio vestito con un simpatico panciotto colorato e un enorme orologio da taschino che urla: “Povero me, povero me, sto facendo tardi!” Alice gli corre dietro e finisce per cadere in una tana.
Qui inizia il viaggio di Alice nel paese delle meraviglie, uno stranissimo mondo abitaro da carte da gioco animate e animali come il Dodo che indossano i costumi più strani e stravaganti. Nel paese delle meraviglie tutto è possibile, ogni magia può realizzarsi, il Brucaliffo fuma il narghilé e i fiori discutono animatamente.
Tra sogno e realtà Alice riesce a diventare un gigante e con le sue lacrime creare un’alluvione che rischia di far annegare tutti, partecipa con il Leprotto Bisestile e il Cappellaio Matto a feste di “non compleanno” bevendo tè, e viene persino condannata dalla Regina di Cuori dopo aver testimoniato nel processo al Fante di Carte che aveva rubato delle torte.
Attraverso il viaggio di Alice nel paese delle meraviglie, ricco di azioni senza senso e atteggiamenti fuori dalla norma si scorge una realtà molto prossima alla nostra, in cui tutti, a causa della troppa fretta, si muovono freneticamente volendo fare tutto senza riuscire tuttavia a combinare nulla.
Nel film di Tim Burton invece Alice, ormai diciannovenne, non ricorda più nulla delle sue avventure nel Paese delle Meraviglie, ma fa ancora i sogni delle esperienze di 13 anni prima. Quando però vede il Bianconiglio correre tra i cespugli l’avventura ricomincia.