Noleggio abiti stile impero: la ricercata moda francese.

Opulenti vestiti che rispecchiano il grande cambiamento della moda portato dalla rivoluzione francese con linee ricercate, eleganti e uno stile misurato.

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Gli abiti in stile impero.

La semplicità ricercata dei rivoluzionari francesi, l’elegante raffinatezza di Paolina Borghese, il potere smisurato di Napoleone Imperatore, riprendono vita, come il nuovo stile dalle linee misurate e all’apparenza semplici, negli spettacolari abiti impero.

Con la rivoluzione francese e il successivo impero napoleonico gli abiti non hanno più sete o broccati, ma tessuti stampati chiamati “all’uguaglianza”: per i vestiti popolani calzoni “a ponte” o “sanculotti“, come quelli dei marinai, quasi sempre in tessuto rigato bianco e rosso con una corta giacchetta a due tasche; per le popolane, le famose tricoteuses, vesti informi.

La moda del direttorio

Nel periodo del Direttorio, la moda femminile parigina s’ispirò alla classicità: le donne affermarono il proprio diritto a vesti libere che non costringessero il corpo in linee innaturali, quindi lunghe morbide tuniche di lino, di leggerissima batista, di velo quasi trasparente, con sulle spalle uno scialle o una corta giacchettina alla inglese.

Gli uomini francesi indossavano frac strettissimi, alti in vita e con gilet dai colori più impensati e con ampi risvolti; i calzoni divennero aderentissimi; la camicia fu indossata con larghissime cravatte avvolte intorno al collo a ricoprire il mento in modo da formare una specie di zoccolo su cui poggiava la testa. Con la rivoluzione anche le donne del popolo presero coscienza dei propri valori e se pur timidamente dei loro diritti.

La ventata della rivoluzione francese porto grandi cambiamenti nella moda con il nuovo stile: per la donna vita alta sotto il seno, scollature provocanti, quadrate o rotonde, pizzi, veli leggeri, ricami dorati come guarnizioni, maniche cortissime. Negli abiti femminili il profondo drappeggio della gonna era raccolto sul dorso e spesso si prolungava in strascico; fra le antesignane francesi di questa moda, si deve annoverare Giuseppina Beauharnais, moglie di Napoleone, che aveva un debole per tutto ciò che luccicava e per i falpalà.

Anche per gli uomini si verificò un cambiamento, alzarono pure loro il punto della vita, almeno sul davanti e si sbizzarrirono nel variare i dettagli del gilet, di velluto, di raso, di seta ricamata; il collo del panciotto ebbe larghi risvolti, era di moda il mantello circolare, con ampio bavero e mantellina, che poi fu adottato dai postiglioni, i calzoni continuarono ad essere lunghi e stretti, oppure, per i nostalgici della restaurazione, di seta, corti al ginocchio.

L’influenza degli abiti napoleonici

L’inizio del secolo vide il lancio dello stile abiti impero imposto da Giuseppina moglie di Napoleone: vita alta sotto il seno, scollatura provocante quadrata o rotonda, gonna con ampio drappeggio che si prolungava in uno strascico. Le donne della corte francese di Napoleone dettarono la moda in questo periodo che però fu breve e che cambiò radicalmente dopo la sua caduta. Le gonne, le sottogonne si allungarono, si raddoppiarono e si appesantirono con pieghettature, volants, fiocchetti, nastri e passamaneria; la vita ritrovò il suo posto normale, ma fu obbligatorio avere il vitino di vespa sulla gonna larga e il corpo femminile si trasformò in una clessidra.

Dopo le stravaganze dei rivoluzionari francesi, gli uomini abbassarono al punto giusto il segno della vita e si sbizzarrirono soltanto nel variare i dettagli del gilet di velluto, di raso o seta ricamata; la giacca aperta davanti, arrivò a metà coscia. La camicia bianca e pieghettata ebbe il colletto alto e a punta, avvolto in una cravatta bianca o nera. Per l’inverno si diffuse la moda del mantello circolare con ampio bavero e mantellina che poi fu adottata dai postiglioni. Come l’abito dalla vita altissima fu il simbolo del primo Impero, la crinolina lo divenne per il secondo: da sottoveste inamidata si complicò con cerchi di crine compresso, armature imbottite e molle d’acciaio.